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Diarrea nel cane e nel gatto

Cane al bagno - Diarrea del cane - Veterinario San Giorgio

La diarrea, che può essere definita come emissione di feci di consistenza alterata e/o con frequenza aumentata è un sintomo frequente nel cane e nel gatto. In alcuni casi è consigliato l’immediato ricorso al veterinario, altre volte si può attendere qualche ora osservando come evolve la situazione. È importante saper distinguere tra queste due condizioni per intervenire correttamente quando il nostro cane o gatto manifestano questo sintomo, vedremo in seguito come.

La prima differenziazione che va fatta per inquadrare il problema è se la diarrea sia acuta o cronica. Si considerano croniche le diarree che perdurano per oltre 3-4 settimane. Naturalmente non è infrequente che una diarrea acute, non trattata adeguatamente, possa cronicizzare.

La diarrea acuta è causata principalmente da:

  • Problemi con la Dieta (brusche variazioni, bassa qualità, intolleranza o allergia);
  • Parassitosi;
  • Infezioni specifiche e non;
  • Intossicazione e tossinfezioni;
  • Pancreatite;
  • Infiammazioni peritoneali.

La diarrea cronica, oltre a poter essere la conseguenza di una acuta non risolta, e condividerne quindi le stesse cause, può essere dovuta a:

  • Maldigestione;
  • Malassorbimento (conseguenza di molte possibili malattie diverse);
  • Colite;
  • Neoplasie.

La seconda differenziazione da fare è quella tra diarree del piccolo e quelle del grosso intestino.

Nelle prime sono di più facile riscontro:

  • Perdita di peso;
  • Diminuzione dell’appetito;
  • Abbattimento generale;
  • Manifestazioni di dolore anche nelle pause tra le defecazioni;
  • Volume delle feci aumentato;
  • Consistenza delle feci solitamente poltacea;
  • Frequenza di defecazione non elevatissima (4-5 scariche al giorno);
  • Sangue digerito (melena)

Nelle seconde:

  • Mantenimento del peso;
  • Appetito e condizioni generali conservate;
  • Tenesmo;
  • Volume delle feci per ogni scarica ridotto;
  • Frequenza di defecazione elevata (10-15 scariche al giorno);
  • Consistenza delle feci quasi liquida, spesso con presenza di muco;
  • Sangue indigerito (rosso vivo)

 

Tutto ciò premesso, vediamo ora di rispondere alla questione iniziale, e cioè quando rivolgersi tempestivamente al veterinario e quando si può tergiversare un po’.

Se l’animale oltre alla diarrea non ha nessun altro sintomo, come abbattimento, vomito o rifiuto del cibo, può essere trattato in maniera conservativa, cioè aspettando 24 ore e diminuendo l’assunzione di cibo. L’acqua va invece lasciata a disposizione perché la diarrea causa sempre un aumento di perdita di liquidi e quindi un certo grado di disidratazione che bevendo l’animale può ripristinare autonomamente.

Se invece il nostro amico inizia a rifiutare il cibo o sembra stanco o abbattuto e la diarrea è magari associata a vomito, meglio non indugiare e contattare tempestivamente il veterinario.

E’ invece sempre consigliato rivolgersi al veterinario quando ad essere da diarrea sia un cucciolo o un gattino. Questi soggetti hanno riserve molto più ridotte degli adulti e digiuni anche brevi o disidratazioni lievi possono diventare molto pericolose. Inoltre sono più frequentemente colpiti da forme parassitarie o infettive e quando ciò accade le loro capacità di farvi fronte sono ridotte. Non ultimo i cuccioli spesso ingeriscono materiali estranei per gioco o curiosità e questi possono causare gravi lesioni intestinali, che in caso di intervento intempestivo possono rivelarsi spesso anche mortali.

Si consiglia quindi di sottoporre i cuccioli e i gattini a piani di vaccinazioni e di sverminazione programmati seguendo scrupolosamente le indicazioni del veterinario e di “bonificare” da oggetti e materiali potenzialmente ingeribili gli spazi messi a loro disposizioni, esattamente come si farebbe per dei bambini.

Per concludere un accenno alla presenza di macchie di sangue nelle feci di animali con diarrea, che destano sempre molta preoccupazione nei proprietari. Se questo non è particolarmente abbondante e di colore rosso vivo è probabilmente solo dovuto alla rottura di capillari e non c’è da temere. E’ invece molto grave, ma per fortuna molto più raro, il riscontro di feci praticamente nere, indice che il sangue è stato digerito e quindi arriva da lesioni ben più gravi a carico dei tratti iniziali dell’apparato digerente.

Dr. Sergio Comoglio

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